È arrivato il momento di sfatare alcuni miti riguardo alla colorazione delle arance, ritenute poco mature o non buone quando il loro colore non si presenta arancione ma tende invece al verde. Ovviamente, è un discorso che non concerne tutte le tipologie di arance: ad esempio non è il caso delle arance Tarocco che, per essere ritenute mature e quindi mangiabili, è bene che raggiungano la colorazione arancione.
Il colore delle arance dipende dal territorio in cui vengono coltivate: nelle nostre zone, caratterizzate da un clima molto mite, la buccia delle arance diventa arancione grazie all’escursione termica, ossia la differenza fra la temperatura più alta, e quella più bassa, in un dato intervallo di tempo e in un determinato luogo. Nei paesi con un clima molto caldo, però, i frutti rimangono di colore verde anche dopo aver raggiunto la loro maturazione.
Sapete perché nei mercati siamo soliti trovare frutti perfettamente arancioni anche se la loro provenienza non è nostrana? Per conferire il caratteristico colore arancione, le arance vengono cosparse di gas etilenico, un gas molto diffuso in natura, la cui caratteristica principale è di essere insapore e inodore. Si tratta di un composto organico innocuo per la salute dell’uomo, usato per interferire e influire sull’invecchiamento delle piante, provocando la maturazione dei frutti e facendoli diventare da verdi in arancioni.
Siamo abituati al colore arancione delle arance e quindi tendiamo a giudicare acerbe le arance verdi: non comprandole, i produttori corrono ai ripari utilizzando l’etilene per colorarle. È arrivato il momento di sfatare qualche mito e dare le giuste informazioni riguardo a un tema così importante: non si può giudicare il grado di maturazione di alcune tipologie di arance solamente dal colore!
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