Quando pensiamo agli agrumi, ci limitiamo a immaginare il loro succosissimo contenuto: che li mangiamo a spicchi, o che creiamo deliziose spremute, beneficiamo volentieri delle loro tante vitamine, utili al buon funzionamento del nostro organismo. Ma cosa ne facciamo della parte bianca, scarsamente utilizzata e, a causa della poca informazione, relegata a materia di scarto?

In questo articolo faremo chiarezza sulle caratteristiche dell’albedo, lo strato bianco tra buccia e polpa. Quello che risulta strabiliante secondo recenti studi è che la maggior parte delle vitamine e proprietà benefiche sono contenute proprio nella parte bianca del frutto, ricca di flavonoidi e pectine.

Queste ultime svolgono un’azione preventiva contro i tumori, sono utili contro l’insorgere di varici e di trombosi, e migliorano la glicemia.  Le principali pectine sono tre:

la Naringina, utile a contrastare il colesterolo cattivo; la Nobiletina, che interferisce contro la proliferazione di cellule maligne e rallenta il degrado cellulare; e la Tangerina, in grado di sopprimere alcuni tumori maligni bloccando lo sviluppo di metastasi.

Alla luce di queste informazioni, quando mangeremo un agrume, dovremo ricordarci di tagliare e conservare anche questa parte, per poterci creare qualcosa di nutriente e sfizioso!

Vediamo insieme la ricetta dell’albedo candito:


Ecco qui la ricetta:

Ingredienti
600 gr albedo
600 gr di zucchero+ 600gr
300 gr di acqua + 300 gr
600 gr di sale grosso

Procedimento
Tagliate l’albedo a listarelle e ricopritelo con del sale grosso, lasciando poi essiccare per 48 ore; lavate poi per bene le scorze eliminando ogni residuo di sale e immergertele in un tegame con acqua calda facendola bollire per 20 minuti.

Per lo sciroppo, mettete l’equivalente in zucchero delle listarelle (600 g in questo caso), e metà peso di acqua (in questo caso, 300 g) e portate a ebollizione. La temperatura dello sciroppo dovrà arrivare a 110°: se non avete un termometro, dovrete accertarvi che faccia il “filo” immergendone un po’ in acqua fredda, e verificando che il composto si solidifichi.

Immergete le scorzette nello sciroppo e lasciatele macerare per 24 ore. Scolate quindi il tutto, riportate lo sciroppo a 110° e reimmergetele di nuovo: dovranno rimanere a bagno ancora per altre 24 ore.
A questo punto non vi resta che conservarle in un barattolo ben pulito, così da gustarle a vostro piacere!
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Chi non conosce il rinfrescante gusto della granita? Un must della cultura siciliana di cui non si può fare proprio a meno!
Prima di condividere una veloce e semplice ricetta per creare la granita a casa vostra e in modo completamente artigianale, volevo raccontarvi qualcosa sulla genesi di questo meraviglioso dolce freddo: le origini, molto probabilmente, risalgono alla dominazione araba in Sicilia, con l’antesignano della granita chiamato sherbet, una bevanda ghiacciata aromatizzata con succhi di frutta.

Si lavorava partendo dalla neve che, durante l’inverno, veniva raccolta sui monti Iblei, sui Nebrodi e sull’Etna, per poi essere conservata nelle nivieri, costruzioni in pietra disposte sopra delle grotte. In estate, dalle nivieri veniva prelevato il ghiaccio per essere grattato e ricoperto di sciroppi di frutta e fiori (questa preparazione prende appunto il nome di rattata).

Successivamente, la ricetta dello sherbet venne modificata e migliorata usando sale marino e neve, utilizzando quest’ultima come refrigerante e non più come ingrediente. Nacque così il pozzetto, una sorta di intercapedine di zinco, riempito con la miscela e posto su un letto isolante di paglia.

La “miscela eutettica” – composta da due o più sostanze e avente punto di fusione (temperatura) inferiore a quello dei suoi componenti –, congelava il contenuto del pozzetto, mentre il movimento rotatorio azionato da una manovella impediva la formazione di cristalli di ghiaccio. È nata così la granita, una vera e propria istituzione, consumata abitualmente tutti i mesi dell’anno!

 

RICETTA GRANITA DI LIMONI NON TRATTATI

Ingredienti per 4 persone:

– 120 ml di succo di limoni non trattati (circa 2 limoni);
– 120 gr di zucchero;
– 500 ml di acqua;
– Buccia grattugiata di 1 di limone non trattato.

Lavate i limoni e ricavatene il succo, che andrete a filtrare e mettere in un recipiente. Aggiungete lo zucchero, l’acqua, la buccia grattugiata, e mescolate bene il composto fino a far sciogliere lo zucchero. Versate la miscela in una vaschetta da gelato e riponetela nel congelatore, ricordandovi di rompere i cristalli di ghiaccio ogni 30 minuti circa.

La vostra granita è quindi pronta per essere servita in ogni momento della giornata, ma attenzione: scegliete sempre di utilizzare limoni non trattati!

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